Nel terzo libro parleremo di come due media apparentemente deboli si possano potenziare reciprocamente in quella matematica per cui 1+1=11 e 1+1+1=111
Programmare le comunicazioni separatamente
Stiamo parlando della parte grafica e testuale per i diversi media: principalmente stampati e internet, ma anche stand fieristici, vetrine, inserzioni, segnaletica. L’errore più frequente e dispersivo è non programmare tutto insieme. Pianificare una cosa per volta infatti significa moltiplicare le spese, le complicazioni e soprattutto fare più fatica a mettere in sinergia le diverse forme di comunicazione.
Non fare, come prima cosa, un sito studiato bene
Il sito (spesso, non sempre) è la prima cosa da realizzare nell’immagine coordinata, cronologicamente e strategicamente.
Cronologicamente perché pianificare per il sito significa anche fare le scelte per la carta: i colori, i caratteri, le frasi più efficaci, lo slogan e il cosiddetto pay-off (lo sloganino che chiude la comunicazione). Fare un sito genera semilavorati grafici e testuali per gli altri lavori. Graficamente, di solito, quello che va bene sul sito funziona anche sulla carta, ma non viceversa.
Strategicamente perché se partite dal sito, tutti gli altri output (dal biglietto da visita, al volantino, eccetera) saranno legati a quel www detto, letto o linkato. Chi riceve il volantino, ascolta di voi alla radio, sente una opinione, legge un blog… sempre più spesso troverà più pratico guardare il vostro sito prima di prendere l’auto e venire personalmente al vostro negozio, studio, ufficio, fattoria o officina.
Avere solo un sito vetrina
La storia di Internet è breve ma intensa, quello che andava pochi anni fa ora è obsoleto.
Un sito vetrina, con l’intro animata in Flash e le news che scorrono, pochi anni fa sembrava una cosa stupefacente, oggi è giurassico. Oggi una vetrina serve a poco; meglio un sito-salotto, dove la gente chiacchiera.
Un esempio elementare in cui 1 + 1 fa 11
Se invece non volete sprecare soldi, tempo e impronta ecologica, ecco un esempio di crossmedialità molto semplice ma concreto e attuabile da chiunque.
- cominciate dal sito; che abbia un nome facile da ricordare. Costruitelo con frammenti brevi ciascuno dei quali sia di per sé interessante. Quando è abbastanza chiaro, convincente e pulito (non sarà mai 100% perfetto, il sito è un processo) passate allo step 2
- scegliete canali agevoli ed economici per voi (se avete molti indirizzi usate quelli, se nella vostra area c’è una radio che può parlarne comprate qualche inserzione, se potete parlare ad una certa categoria attraverso un bollettino usate quello… se siete una rete di contadini che spedisce al nord 1500 casse di arance, metteteci dentro un volantino…) e invitate ad andare sul sito per un motivo preciso (un’offerta, una festa…). Controllate gli accessi e raccogliete le mail di chi è interessato.
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