Presentazione del libro
“Domani mi metto in proprio
come avviare la tua impresa
sostenibile e solidale”

Incontro con l’autore

 

Voleva solo essere un manuale. Ma mi è successo di mettere insieme le due questioni che ci assillano:
1. in tanti siete disoccupati, sottoccupati o precari,
2. manca un’economia sana, dove il lavoro valga, ricca di relazioni umane e valori non economici.

Due affermazioni così ovvie che sembra banali; ma questo è un manuale per fare davvero azioni concrete e pratiche, non un trattato. E allora ne esce il messaggio “si può fare”;  succede come al bambino che disse che l’imperatore è nudo,  nel suo piccolo questa prospettiva cambia tutto:  altro che diventare “padroncino” o “microcapitalista”, mettersi in proprio diventa un atto di ribellione.

Se venite parleremo insieme di quattro spunti:

1. Se rinunci ai tuoi sogni, tu diventi inutile

La prima cosa che vi dirò è questa: quando uno cerca lavoro, di solito, accetta di rinunciare a vocazioni, valori e aspirazioni. Questo sacrificio sembra un atto di realismo: “pur di lavorare, mi va bene tutto”. Ecco,  è un errore! così diventiamo tutti simili: prevedibili, omologati. Sostanzialmente diventiamo inutili, a noi e agli altri. Ed entriamo reciprocamente in competizione per lavori “qualsiasi”.

Propongo una strada molto diversa: creare piccole reti di persone che si mettono in proprio e insieme si mettono in filiera.
Così il denaro (almeno in parte) torna a circolare permettendo più sostentamento e più sostenibilità: etica, ambientale e sociale.
È facile? no, ma neanche così difficile; e comunque le solite strade per procurarsi lavoro non sono certo in discesa. Quindi vale la pena di fare lo sforzo per un risultato più soddisfacente, dignitoso e solido.

2. Un manuale è una bella storia

Un manuale pratico non è cosa poco “letteraria”, se può contenere la tua storia.  Leggerai cosa fare per seguire la tua vocazione, svilupparla evitando gli errori più frequenti, cogliere l’intuizione giusta e lavorare in modo affiatato con chi ti somiglia.
Troverai alcune raccomandazioni per cominciare col piede giusto e proseguire sulla strada meno faticosa: scegliere un bel nome, non fare debiti, selezionare dei tecnici abilitanti, fare rete, comunicare in modo onesto e chiaro. Leggerai la storia di chi ci è riuscito e anche quella di chi non ce l’ha fatta, imparando da lui alcuni errori da non ripetere.
Dirò anche di non cercare le opportunità occupazionali del territorio (che sono sempre più scarse), ma le sue lacune, scoprendo i tanti bisogni insoddisfatti che questa società ha bisogno di colmare. Spesso lì c’è un lavoro da inventare.

3. Meglio la bici di un SUV, specialmente se non c’è benzina.

Se cercate ricette miracolose per diventare ricchi, non è questo il libro per voi. Ce n’è tanti che vi promettono di “essere vincenti” “sbaragliare la competizione” “essere il brand di te stesso”…
Serviva un libro diverso, che parlasse di rete e filiera, che non ti facesse rischiare di lavorare tutta la vita per le banche, che non incoraggiasse il cannibalismo competitivo dove ci si mangia a vicenda. Che non dimenticasse che siamo in tempi difficili.

Eccolo, visto che ho aiutato a nascere (con gli amici di Rete Smarketing) varie piccole imprese a carattere valoriale,  l’ho scritto; l’ha pubblicato Altreconomia, per cui ho già scritto “smarketing”, che ha già fatto quattro ristampe.

4. Non vogliamo una fetta della torta,
vogliamo cambiare la ricetta

È il libro dedicato a te se sei un giovane stufo di precarietà e sfruttamento.
Oppure se – dopo anni di onorato mestiere – sei stato messo da parte e vuoi ricominciare.
Per creare il lavoro che ti piace, senza padroni, con un valore aggiunto sociale e ambientale.
La soluzione proposta è di piccola scala, cooperativa ed etica:  un’impresa-bicicletta, che si avvia con pochi soldi, che si capisce come funziona, che dipende poco o niente dal carburante di banche, affitti, servizi parassitari, professionisti disabilitanti e marketing. Che puoi aggiustare da solo. Che ti rende più forte e sano.
Propongo soluzioni progettate e scelte in modo che la ristrettezza economica rappresenti l’occasione per scelte curate, creative, semplici, innovative e conviviali.

È parte di un progetto lungo

“Domani mi metto in proprio” è un libro ma anche un progetto, con corsi, affiancamenti e messa in rete delle persone che ci vogliono provare.

Parliamone insieme a Milano, presso WeMake, il 19 gennaio alle 18.
Ci sarà un rinfresco e potrete acquistare i libri con sconto-autore.